0-11 US Acli Corsico - San Vincenzo
5-0 San Luigi Bruzzano - Barbarigo/Blu
4-8 ASD Nika - O.S.G. 2001 Azzurra
0-1 A.S. Dergano - San Luigi Bruzzano
13-1 O.S.G. 2001/Azzurra - US Acli Corsico
4-4 Barbarigo/Blu - ASD Nika
6-4 San Vincenzo - O.S.G. 2001/Azzurra
2-6 ASD Nika - A.S. Dergano
0-8 US Acli Corsico - Barbarigo/Blu
9-0 San Luigi Bruzzano - ASD Nika
0-5 Barbarigo/Blu - San Vincenzo
6-1 A.S. Dergano - US Acli Corsico
2-1 O.S.G. 2001/Azzurra - Barbarigo/Blu
1-5 US Acli Corsico - San Luigi Bruzzano
3-3 San Vincenzo - A.S. Dergano
8-3 ASD Nika - US Acli Corsico
6-1 A.S. Dergano - O.S.G. 2001 Azzurra
5-1San Luigi Bruzzano - San Vincenzo
1-1 Barbarigo/Blu - A.S. Dergano
3-3 San Vincenzo - ASD Nilka
3-8 O.S.G. 2001 Azzurra - San Luigi Bruzzano
CLASSIFICA
SAN LUIGI BRUZZANO 18
SAN VINCENZO A.S. DERGANO 11
O.S.G. 2001 / AZZURRA 9
BARBARIGO / BLU 8
ASD NIKA 5
US ACLI CORSICO 0
Il Blog che vuole essere un punto d'incontro per le squadre di calcio dei ragazzi della Parrocchia San Gregorio Barbarigo di Milano
martedì 29 dicembre 2009
martedì 22 dicembre 2009
BUON NATALE !!!!!
CARI AMICI IL BLOG VA IN VACANZA
Pubblicheremo a breve il resoconto della Festa di Natale e l'appuntamento con tutti voi è fissato
x la ripresa degli allenamenti (neve permettendo)
esordienti martedi 12 gennaio
pulcini mercoledi 19 gennaio
primi calci martedi 19 gennaio
BUON NATALE E BUON ANNO A TUTTI VOI
martedì 15 dicembre 2009
Natale degli sportivi
Eravamo in 53 !!!!
un numero sicuramente importante per il Barbarigo nell'annuale incontro con l'Arcivescovo Dionigi Tettamanzi.
In un palasharp caldissimo (x noi) e gremito con moltissimi ragazzi vocianti ed urlanti in mezzo a striscioni, cartelli e tute tutto lo sport diocesano ha partecipato con passione all’incontro natalizio con l’Arcivescovo: oratori, associazioni e società sportive di base mischiate tra loro e, per una sera, a stretto contatto con i massimi interpreti dello sport di vertice. Anche per questo il Natale degli Sportivi regala ai ragazzi degli oratori un susseguirsi di sensazioni diverse, ma tutte coinvolgenti.Basti pensare all’emozione dei giovanissimi premiati con palloni autografati da un simbolo dello sport italiano come Dino Meneghin e da un fuoriclasse appena sbocciato come l’attaccante del Milan Pato che si era detto «molto emozionato»: e pensare che ha solo vent’anni, cioè qualche mese in più dei tre giocatori della Primavera che l’Inter ha inviato in rappresentanza. I veri protagonisti del Natale degli Sportivi, in ogni caso, sono stati i ragazzi molto partecipi e pronti ad applaudire le spettacolari evoluzioni della Nazionale italiana di ginnastica ritmica (campione del mondo in carica), a farsi stimolare dal presentatore Gigi Cotichella per scatenarsi nella ola, oppure ad accompagnare ritmicamente i pezzi musicali della band comasca “Carisma” . Ma il silenzio più partecipe ha accompagnato la testimonianza di Tai Aguero, la campionessa di pallavolo , che attraverso una dolorosa vicenda personale ha esemplificato nel migliore dei modi come la vittoria non sia un idolo da inseguire a ogni costo. Durante le Olimpiadi di Pechino 2008, giocate con l’Italia, Tai lasciò il ritiro azzurro per tornare a L’Avana, al capezzale della mamma morente. Purtroppo le autorità cubane le rifiutarono il visto d’ingresso e Tai non fece in tempo a rivolgere un estremo saluto alla madre. Ma oggi dice: «Ho messo da parte lo sport per raggiungere una persona cara, perché c’è qualcosa di più importante della vittoria. E per questo dico ai bambini: state il più possibile vicini alle vostre mamme». Parole che hanno commosso l’Arcivescovo: «L’affetto per la mamma per lei contava più della medaglia più luccicante».
Una bella serata di sport ed oratorio il tutto sotto la luccicante regia del nostro Don Alessio conclusasi con l'incontro dei nostri ragazzi con l'Arcivescovo e la tradizionale foto di rito che ha concluso la nostra serata.
Bruno
un numero sicuramente importante per il Barbarigo nell'annuale incontro con l'Arcivescovo Dionigi Tettamanzi.
In un palasharp caldissimo (x noi) e gremito con moltissimi ragazzi vocianti ed urlanti in mezzo a striscioni, cartelli e tute tutto lo sport diocesano ha partecipato con passione all’incontro natalizio con l’Arcivescovo: oratori, associazioni e società sportive di base mischiate tra loro e, per una sera, a stretto contatto con i massimi interpreti dello sport di vertice. Anche per questo il Natale degli Sportivi regala ai ragazzi degli oratori un susseguirsi di sensazioni diverse, ma tutte coinvolgenti.Basti pensare all’emozione dei giovanissimi premiati con palloni autografati da un simbolo dello sport italiano come Dino Meneghin e da un fuoriclasse appena sbocciato come l’attaccante del Milan Pato che si era detto «molto emozionato»: e pensare che ha solo vent’anni, cioè qualche mese in più dei tre giocatori della Primavera che l’Inter ha inviato in rappresentanza. I veri protagonisti del Natale degli Sportivi, in ogni caso, sono stati i ragazzi molto partecipi e pronti ad applaudire le spettacolari evoluzioni della Nazionale italiana di ginnastica ritmica (campione del mondo in carica), a farsi stimolare dal presentatore Gigi Cotichella per scatenarsi nella ola, oppure ad accompagnare ritmicamente i pezzi musicali della band comasca “Carisma” . Ma il silenzio più partecipe ha accompagnato la testimonianza di Tai Aguero, la campionessa di pallavolo , che attraverso una dolorosa vicenda personale ha esemplificato nel migliore dei modi come la vittoria non sia un idolo da inseguire a ogni costo. Durante le Olimpiadi di Pechino 2008, giocate con l’Italia, Tai lasciò il ritiro azzurro per tornare a L’Avana, al capezzale della mamma morente. Purtroppo le autorità cubane le rifiutarono il visto d’ingresso e Tai non fece in tempo a rivolgere un estremo saluto alla madre. Ma oggi dice: «Ho messo da parte lo sport per raggiungere una persona cara, perché c’è qualcosa di più importante della vittoria. E per questo dico ai bambini: state il più possibile vicini alle vostre mamme». Parole che hanno commosso l’Arcivescovo: «L’affetto per la mamma per lei contava più della medaglia più luccicante».
Una bella serata di sport ed oratorio il tutto sotto la luccicante regia del nostro Don Alessio conclusasi con l'incontro dei nostri ragazzi con l'Arcivescovo e la tradizionale foto di rito che ha concluso la nostra serata.
Bruno
Natale degli sportivi
«Fatevi secondi perché le persone più deboli e bisognose possano essere i primi». Questo l’appello con cui il cardinale Dionigi Tettamanzi ha salutato le migliaia di persone partecipanti al Natale degli Sportivi 2009, svoltosi ieri sera al Palasharp di Lampugnano sul tema “Dentro i secondi”: uno slogan atto a significare che la vittoria non è tutto e a rilevare l’importanza delle persone che lavorano dietro le quinte aiutando altri a primeggiare. Una serata di festa, come è nella tradizione del Natale degli Sportivi, che da sempre riunisce esponenti dello sport professionistico, dilettantistico, amatoriale e di base; «ma una festa seria», ha puntualizzato l’Arcivescovo, contrassegnata com’è stata da alcuni messaggi significativi. Il primo, “coach Dionigi” - come recitava uno striscione -, l’ha lanciato nel suo saluto introduttivo. Accompagnato sul palco da monsignor Severino Pagani (vicario episcopale per la Pastorale giovanile), don Samuele Marelli (responsabile del Servizio Ragazzi, adolescenti e oratorio e direttore della Fom), don Alessio Albertini (segretario della Commissione diocesana per lo sport) e don Massimiliano Sabbadini (presidente del Forum Oratori Italiani), dopo aver ringraziato i presenti «per avere risposto così numerosi al mio invito», Tettamanzi ha evocato il Natale e il suo «clima di pace, serenità e gioia», richiamando a dimostrare che «lo sport può contribuire a portare questo clima nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nelle nostre città, nel nostro Paese: è questo il messaggio che deve partire stasera».Dopo aver assistito alle esibizioni e ascoltato le testimonianze del campioni presenti, l’Arcivescovo ha svolto il suo intervento a partire dalla parabola evangelica del padrone della vigna («gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi»). «Tutti siamo chiamati a lavorare nella vigna», ha sottolineato, esortando a realizzarsi come «uomini veri in quanto sportivi veri». Ricordando che anche San Paolo faceva spesso ricorso a una terminologia sportiva nei suoi scritti, il Cardinale ha poi chiarito che sportivo vero, e quindi uomo vero, è chi coglie «il significato educativo dello sport».Un significato dalle molteplici traduzioni in concreto. Prima di tutto, lo sport «ci impegna a dare il meglio di noi stessi, quando vinciamo, ma anche quando perdiamo», perché - ricollegandosi al tema della serata - «l’impegno, la rinuncia, il sacrificio conservano il loro valore anche se non portano al successo». In secondo luogo, lo sport educa alle regole, che rappresentano non «una limitazione della libertà», ma l’assunzione «di una vera responsabilità». E infine, lo sport è scuola di «rispetto reciproco, di capacità di dialogo e collaborazione». Per tutti questi insegnamenti, l’Arcivescovo ha voluto rivolgere un ringraziamento particolarmente sentito «a tutti gli educatori»: «Sono loro i veri “primi”. Non abdichino mai a questa responsabilità faticosa, ma bella». In conclusione, ancora un pensiero al Natale: «È una festa, ma anche un fatto storico, il più importante della storia. Nel Natale anche Dio si è fatto “secondo”, si è fatto piccolo come un uomo per colmare il cuore di tutti con il suo amore». Ed ecco quindi l’auspicio: «Il Natale ci dia un cuore buono, perché possiamo rispondere all’amore di Dio giungendo a tutti, e specialmente alle persone più bisognose».
Fonte sito diocesi di Milano
Fonte sito diocesi di Milano
giovedì 10 dicembre 2009
torneo di natale
SABATO 12 DICEMBRE
LA NOSTRA SQUADRA
organizza
1° TORNEO DI NATALE
CALCIO A 7 CATEGORIA PULCINI
PROGRAMMA MANIFESTAZIONE
Ore 14.30 amichevole primi calci
Ore 15.30 Triangolare pulcini 1999-2000
Barbarigo Gialli- A. S. Savorelli
Barbarigo blu- perdente partita 1
Barbarigo blu-vincente partita 1
seguiranno rinfresco e premiazioni
LA NOSTRA SQUADRA
organizza
1° TORNEO DI NATALE
CALCIO A 7 CATEGORIA PULCINI
PROGRAMMA MANIFESTAZIONE
Ore 14.30 amichevole primi calci
Ore 15.30 Triangolare pulcini 1999-2000
Barbarigo Gialli- A. S. Savorelli
Barbarigo blu- perdente partita 1
Barbarigo blu-vincente partita 1
seguiranno rinfresco e premiazioni
mercoledì 2 dicembre 2009
pulcini gialli
CHIACCHIERE DEL MISTER..
Ultime due partite di campionato con il SAN.PAOLO e la STELLA AZZURRA con identico risultato finale: 6:0 ...per loro.Diventa difficile commentare queste due prestazioni anche perchè si è visto veramente poco: abbiamo incontrato due squadre ben organizzate, ma noi avremmo dovuto e potuto dare di più. Piuttosto dopo 7 partite di campionato si può cominciare a fare un primo bilancio: 6 sconfitte 1 sola vittoria con 9 gol fatti e 41 subiti. Noi siamo partiti quest'anno con un gruppo nuovo, alcuni alla prima esperienza calcistica, quindi non dobbiamo guardare troppo i numeri ma piuttosto verificare costantemente i miglioramenti nei singoli che poi si riflettono nella costruzione di una squadra di calcio.Io penso che dobbiamo lavorare ancora molto, ma soprattutto essere più tranquilli e concreti quando in particolare si giocano le partite di campionato: un po' come quando si gioca al "parchetto", senza essere esasperati dai tatticismi ma liberi di giocare/sbagliare/sorridere/arrabbiarsi, in modo che ognuno possa far vedere quello di cui è capace, a prescindere dal ruolo che il mister assegna. Se potessi fare una squadra di soli attaccanti lo farei volentieri, ma purtroppo nello sport ed in particolare nel calcio per essere bravi spesso è necessario fare un gioco "nascosto", di sacrificio, senza lamentarsi...il resto viene di conseguenza. Il mister urla e si arrabbia ( sportivamente parlando ) quando vede che arriva sempre prima l'avversario, quando nonostante ci sia l'uomo libero nessuno si prende la responsabilità di andarlo a marcare, quando non si segue l'azione ( basta semplicemente correre un po' di più), quando non si riesce mai a fare la cosa fondamentale del gioco del calcio e cioè passare la palla al proprio compagno ( se si fanno queste cose anche sbagliando il mister sarà sempre contento). Su questi concetti continuerò ad insistere: chiedo ai ragazzi di aiutarmi e dimostrarmi in campo di averli capiti, poi potremo anche perdere, ma questo è un altro discorso.A mercoledi consegna tute e borse.
SALUTI
Ultime due partite di campionato con il SAN.PAOLO e la STELLA AZZURRA con identico risultato finale: 6:0 ...per loro.Diventa difficile commentare queste due prestazioni anche perchè si è visto veramente poco: abbiamo incontrato due squadre ben organizzate, ma noi avremmo dovuto e potuto dare di più. Piuttosto dopo 7 partite di campionato si può cominciare a fare un primo bilancio: 6 sconfitte 1 sola vittoria con 9 gol fatti e 41 subiti. Noi siamo partiti quest'anno con un gruppo nuovo, alcuni alla prima esperienza calcistica, quindi non dobbiamo guardare troppo i numeri ma piuttosto verificare costantemente i miglioramenti nei singoli che poi si riflettono nella costruzione di una squadra di calcio.Io penso che dobbiamo lavorare ancora molto, ma soprattutto essere più tranquilli e concreti quando in particolare si giocano le partite di campionato: un po' come quando si gioca al "parchetto", senza essere esasperati dai tatticismi ma liberi di giocare/sbagliare/sorridere/arrabbiarsi, in modo che ognuno possa far vedere quello di cui è capace, a prescindere dal ruolo che il mister assegna. Se potessi fare una squadra di soli attaccanti lo farei volentieri, ma purtroppo nello sport ed in particolare nel calcio per essere bravi spesso è necessario fare un gioco "nascosto", di sacrificio, senza lamentarsi...il resto viene di conseguenza. Il mister urla e si arrabbia ( sportivamente parlando ) quando vede che arriva sempre prima l'avversario, quando nonostante ci sia l'uomo libero nessuno si prende la responsabilità di andarlo a marcare, quando non si segue l'azione ( basta semplicemente correre un po' di più), quando non si riesce mai a fare la cosa fondamentale del gioco del calcio e cioè passare la palla al proprio compagno ( se si fanno queste cose anche sbagliando il mister sarà sempre contento). Su questi concetti continuerò ad insistere: chiedo ai ragazzi di aiutarmi e dimostrarmi in campo di averli capiti, poi potremo anche perdere, ma questo è un altro discorso.A mercoledi consegna tute e borse.
SALUTI
martedì 1 dicembre 2009
LETTERA DI UN PICCOLO CALCIATORE
Caro papà,
lo sai che quasi mi mettevo a piangere dalla rabbia, quando ti sei messo ad urlare contro l’arbitro.
Io non ti avevo mai visto così arrabbiato !
Forse sarà anche vero che lui ha sbagliato: ma quante volte io ho commesso degli errori senza che tu mi dicessi niente….
Anche se ho perso la partita “per colpa dell’arbitro”, come dici tu, mi sono divertito lo stesso.
Papà capisci, io voglio giocare ti prego, lasciami questa gioia, non darmi più suggerimenti che mi fanno solo innervosire, “passa,” “corri” “tira” “calcia” !!!
Mi hai sempre insegnato a rispettare tutti, anche l’arbitro e gli avversari, ed ad essere sempre educato….
E se facessero un brutto fallo su di me , quante parolacce diresti ?
Un'altra cosa papà, quando l’allenatore mi sostituisce o non mi fa giocare, non arrabbiarti, io mi diverto a vedere i miei compagni che giocano, siamo tanti ed è giusto far giocare tutti, e poi ti prego non raccontare alla mamma che abbiamo vinto perché ho fatto tanti gol , il merito è dei miei compagni che hanno difeso ottimamente e che mi hanno passato molti palloni ma in particolare il merito va a tutti noi perché ci siamo impegnati moltissimo.
E per favore insegnami a fare da solo la borsa per gli allenamenti senza che non dimentichi niente e non venire in spogliatoio al termine della partita o dell'allenamento per vedere se faccio bene la doccia o se sò vestirmi, ma che importanza ha se mi metto la maglietta storta? Papà devo imparare da solo, sta sicuro che diventerò grande anche se avrò una maglietta rovesciata, non credi?
E poi lascia a me la borsa, vedi? C'è stampato il nome As Barbarigo e a me fa piacere far vedere a tutti che io gioco a calcio nel Barbarigo il mio oratorio.
Scusami papà e non prendertela se ti ho detto queste cose, lo sai che io ti voglio tanto bene….
Ciao, il tuo piccolo grande calciatore
lo sai che quasi mi mettevo a piangere dalla rabbia, quando ti sei messo ad urlare contro l’arbitro.
Io non ti avevo mai visto così arrabbiato !
Forse sarà anche vero che lui ha sbagliato: ma quante volte io ho commesso degli errori senza che tu mi dicessi niente….
Anche se ho perso la partita “per colpa dell’arbitro”, come dici tu, mi sono divertito lo stesso.
Papà capisci, io voglio giocare ti prego, lasciami questa gioia, non darmi più suggerimenti che mi fanno solo innervosire, “passa,” “corri” “tira” “calcia” !!!
Mi hai sempre insegnato a rispettare tutti, anche l’arbitro e gli avversari, ed ad essere sempre educato….
E se facessero un brutto fallo su di me , quante parolacce diresti ?
Un'altra cosa papà, quando l’allenatore mi sostituisce o non mi fa giocare, non arrabbiarti, io mi diverto a vedere i miei compagni che giocano, siamo tanti ed è giusto far giocare tutti, e poi ti prego non raccontare alla mamma che abbiamo vinto perché ho fatto tanti gol , il merito è dei miei compagni che hanno difeso ottimamente e che mi hanno passato molti palloni ma in particolare il merito va a tutti noi perché ci siamo impegnati moltissimo.
E per favore insegnami a fare da solo la borsa per gli allenamenti senza che non dimentichi niente e non venire in spogliatoio al termine della partita o dell'allenamento per vedere se faccio bene la doccia o se sò vestirmi, ma che importanza ha se mi metto la maglietta storta? Papà devo imparare da solo, sta sicuro che diventerò grande anche se avrò una maglietta rovesciata, non credi?
E poi lascia a me la borsa, vedi? C'è stampato il nome As Barbarigo e a me fa piacere far vedere a tutti che io gioco a calcio nel Barbarigo il mio oratorio.
Scusami papà e non prendertela se ti ho detto queste cose, lo sai che io ti voglio tanto bene….
Ciao, il tuo piccolo grande calciatore
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