DERGANO | 6 | 3 | |||||||
FIDES SMA | 6 | 3 | |||||||
BARBARIGO | 6 | 2 | |||||||
S.VINCENZO DE PAOLI | 6 | 3 | |||||||
SAN NICOLAO FORLANINI | 3 | 2 | |||||||
ORATORIO SANT`ENRICO | 0 | 0 | |||||||
ORANSPORT/A | 0 | 1 | |||||||
G.M.G. | 0 | 2 | |||||||
ORANSPORT/B | 0 | 2 |
Il Blog che vuole essere un punto d'incontro per le squadre di calcio dei ragazzi della Parrocchia San Gregorio Barbarigo di Milano
martedì 29 ottobre 2013
classifica 2003
lunedì 28 ottobre 2013
PULCINI: UN’ALTRA PARTITONA!
Se alla prima giornata ci eravamo sorpresi per il risultato dei nostri ragazzi,sabato arrivava la prima in classifica il Dergano e non potevamo prevedere una giornata così.
Loro nella loro bella casacca sembravano le furie rosse e quasi tutti fisicamente erano superiori ai nostri che ricordavano il colore giallo di Titti in attesa di essere mangiato da Gatto Silvestro,ma era solo il pensiero del vostro tifoso anonimo,perché invece la spensieratezza dei nostri ci avrebbe riservato un’altra bella giornata.
I ragazzi escono compatti dallo spogliatoio e sotto l’occhio attento del trio BRU-DIE-PA danno vita ad un riscaldamento completo:corsa,colpi di testa,torello e triangolazioni,mentre dall’altra parte del campo gli avversari ci scrutano;poi si inizia la disfida.
E’ il primo tempo che forse fa la differenza perché i nostri iniziano con ripartenze continue e triangoli veloci e quasi di prima mettendo in pratica ciò che i coach insegnano e andiamo quasi subito in vantaggio con un’azione sulla destra e ancora stiamo festeggiando che raddoppiamo con un colpo di testa su corner;loro sono un po’ storditi dalla nostra partenza ma sono forti e riducono le distanze,ma siamo noi a chiudere il primo tempo con un’altra bella azione questa volta sulla sinistra,traversone e goal : 3 a 1 !!
Nel secondo tempo il Dergano sfodera la sua squadra ,fisicamente almeno, migliore mentre tra i gialloblu inizia la girandola di cambi,per far riposare chi ha dato molto nel primo tempo e per far fare esperienza a tutti;subito subiamo le veemenza degli avversari che accorciano,noi facciamo il 4 ma loro son forti e prima della fine del secondo tempo pareggiano:4 a 4.
Dai ragazzi,penso,cerchiamo di portare a casa il pareggio con la capoclassifica! Ma non ho fatto i conti con i nostri; il pubblico fa sentire la sua presenza e almeno in casa oramai i supporter sono l’uomo in più,ed i ragazzi non vogliono mollare che anche quelli in panchina seduti fanno il tifo concentrati (BELLO!),sotto l’occhio attento di Pasquale che sembra calmo ma ha il cuore a mille, Diego che riscrive le tattiche sulla lavagnetta tentando di farsi ascoltare da Bruno il quale cerca di instillare fiato e grinta e oramai è 1 metro dentro il campo a dar la carica!
Facciamo il 5 e loro pareggiano,andiamo sul 6 e loro impattano,manca poco ,la tensione sale ma i nostri si divertono,corrono,giocano,lottano su tutti i palloni e alla fine la mettiamo dentro:7 a 6 !
Sembra non finire mai questa partita tutti guardano l’orologio ma alla fine si ode distintamente il triplice fischio che decreta la vittoria!
I ragazzi vengono chiamati dai mister in panchina perché ancora a caldo si ricordino degli errori fatti e poi per essere complimentati;un saluto agli avversari e poi mano nella mano tutti sotto la curva al grido di GIALLOBLU GIALLOBLU GIALLOBLUUUUUUU!
Doccia e quarto tempo con torte e the apprezzati anche dai ragazzi del Dergano,il solito sorriso che ci contraddistingue e via alla prossima!
Il vostro tifoso anonimo
giovedì 24 ottobre 2013
classifica 2003
DERGANO | 6 | 2 | |||||||
SAN NICOLAO FORLANINI | 3 | 1 | |||||||
BARBARIGO | 3 | 1 | |||||||
FIDES SMA | 3 | 2 | |||||||
S.VINCENZO DE PAOLI | 3 | 2 | |||||||
ORANSPORT/A | 0 | 0 | |||||||
ORATORIO SANT`ENRICO | 0 | 0 | |||||||
G.M.G. | 0 | 2 | |||||||
ORANSPORT/B | 0 |
Voglio per forza un figlio fenomeno"
"La mia squadra ideale è una squadra di orfani" è la vecchia battuta che gira tra allenatori. Un paradosso, ovviamente, come sono paradossali i casi di genitori aguzzini, disposti a tutto pur di vedere un figlio campione, che finiscono sui giornali. Ma la normalità che non fa più notizia è fatta di risse a bordocampo alle partite dei ragazzini, arbitri insultati e aggrediti, allenatori contestati. Ogni maledetta domenica, e il sabato pure. Qualsiasi istruttore giovanile, di qualsiasi sport, sa che una parte importante e difficile del suo lavoro è "allenare" i genitori.
La linea di campo tra gioco e stress per il bambino è sottile, quanto quella tra il buon genitore che si limita a far capire l'importanza formativa della disciplina e dell'impegno e quello che invece invade, soffoca, s'arrabbia, giustifica, pretende. "L'influenza negativa della famiglia è il nocciolo del problema" dice il pedagogo
Emanuele Isidori, docente di etica e filosofia dello sport. "Troppi genitori proiettano sui loro figli le proprie frustrazioni e aspettative, caricandoli di ansie deleterie. Da una nostra ricerca del 2009 risulta che tra gli 8 e i 12 anni la maggioranza dei bambini pratica sport per vincere, come principale motivazione: questo è grave". Il caso Agassi ha fatto letteratura: il suo best seller Open ha alzato un velo sulle torture psicologiche subite dal padre. Lui però almeno è diventato Agassi. Uno su quanti? Nel calcio, in serie A arriva uno su cinquemila. "I genitori più pericolosi e invadenti sono quelli che non si sentono realizzati e hanno meno cose da fare nella vita" sostiene Isabella Gasperini, psicoterapeuta dell'età evolutiva che collabora con varie squadre di calcio. "E in dieci anni la situazione è peggiorata di pari passo con l'aberrazione del calcio professionistico. Senti questi genitori parlare delle partite dei figli come se fosse serie A: la tattica, il mister... Purtroppo avvertire che questi comportamenti fanno solo danni è inutile: sono meccanismi involontari. Quello che cerco di far capire è che i bisogni dei bambini sono diversi dai loro. I bambini accettano l'errore e il fatto che un altro sia più bravo come una cosa naturale, e invece li vedi costretti a impegnarsi per realizzare i sogni dei genitori dietro la rete secondo un loro tacito e insano accordo. Vanno invece lasciati liberi: di sbagliare, di creare, di calciare come gli viene, di sdraiarsi a guardare il cielo se non hanno voglia di correre, di seguire l'istinto. Liberi anche di assumere le proprie responsabilità e di cavarsela da soli, se un compagno gli ha messo le scarpette sotto la doccia ".
Giordano Consolini, responsabile del settore giovanile della Virtus Bologna, uno dei più titolati vivai del basket italiano, osserva: "Ci sono famiglie che combinano disastri. Un esempio: siamo andati a giocare le finali nazionali under 17 con due ragazzi, amici d'infanzia, che non si parlavano più e non si passavano neanche più la palla per questioni di invidie tra famiglie. Roba di convocazioni in Nazionale e premi che uno aveva ricevuto e l'altro no. I due ragazzi li ho messi in camera assieme, ci ho parlato, ho ottenuto che almeno si rispettassero in campo e abbiamo vinto quello scudetto. Ma con le famiglie i risultati sono stati scarsi, non hanno cambiato atteggiamento. Figurarsi quando subentrano anche i procuratori. Purtroppo molti genitori provocano la cosiddetta "sindrome da campione": il ragazzo viene sopravvalutato, si sente già arrivato e si blocca il processo di crescita. Considera che sia tutto scontato e dovuto, pensa solo che gli basti far passare il tempo e andrà nella Nba. È come se entrasse in una realtà virtuale e non considera più l'opzione dell'insuccesso: se arriva una sconfitta la vive come un fattore imprevedibile, non trova una via d'uscita, resta disarmato perché è stato programmato solo per vincere. Ed è difficile a quel punto farsi ascoltare. Perché è più comodo dar retta a chi ti regala un alibi dando la colpa a un altro: all'ambiente, al tecnico, ai compagni, agli arbitri. Il talento non basta per diventare giocatori".
La mala educación tocca l'apoteosi intorno al campo da calcio, dove rispetto ad altri sport il miraggio di ricchezza è più abbacinante. "Quando i genitori vedono il bambino solo come una possibile fonte di guadagno, è finita - dice Devis Mangia, ex ct dell'Under 21 - . Tutti pensano di avere il campione in casa. Quando un ragazzino si comporta male costa meno fatica etichettarlo come piantagrane e abbandonarlo al suo destino, mentre parlandoci si scoprono spesso situazioni famigliari alle spalle che spiegano gli atteggiamenti deviati. Ma, al contrario di quanto si possa credere, non è detto che subisca maggiori pressioni chi viene da contesti culturali e sociali inferiori, dove un contratto da professionista potrebbe rappresentare una svolta per tutta la famiglia". Lo conferma anche Roberto Meneschincheri, responsabile dell'attività agonistica under 16 dello storico Tennis Club Parioli di Roma, il circolo che ha sfornato Pietrangeli, Panatta e Barazzutti: ultimo titolo vinto, il campionato italiano under 12 femminile. "È questione di istinto e carattere, non di denaro o laurea: i genitori troppo pressanti che chiedono ai figli solo il risultato sono molto diffusi. Col dialogo di solito si riesce a ottenere collaborazione, a far capire che non va data troppa importanza alla partita e a evitare così interferenze o intemperanze durante il gioco".
Molte società fissano un decalogo dell'ovvio. Sdrammatizzate, incoraggiate, esaltate i risultati positivi e alleggerite le sconfitte, non entrate in campo e negli spogliatoi, lasciate che la borsa se la portino da soli, non discutete con l'allenatore di schemi e ruoli, rispettate gli arbitri, non parlate male al ragazzo del suo allenatore e dei suoi compagni. Eccetera. Ma il pedagogo Isidori non assolve nemmeno le società: "Dicono pensate a divertirvi ma il messaggio che di fatto viene trasmesso implicitamente dal sistema è un altro: conta solo vincere. Accade perché è completamente sbagliato il modello del Coni: le federazioni per avere soldi devono portare risultati. In Italia manca educazione sportiva perché non esiste lo sport per tutti: gratuito".
Lo stereotipo di madre italica che segue con apprensione il bambino sulle macchinine a gettone dei parchi, va fortemente in crisi davanti alla storia di Mattia Caminiti, anni otto, che, come altri coetanei, corre a cento all'ora sui go kart. Figlio di Andrea, ex tennista, e Nicoletta, ex ciclista professionista: un paio di volte alla settimana lo passa a prendere il meccanico e lo porta sulla pista di Jesolo. Nei weekend tutta la famiglia invece parte in camper per seguirlo sui vari circuiti. "Gli abbiamo fatto provare calcio, basket, nuoto, tennis, ma Mattia vuol fare quello, non c'è verso, ed è molto bravo - racconta il papà - . Corre da quando aveva meno di quattro anni. Gli viene naturale, non si rende neanche conto di come. Nessuno lo obbliga". È uno sport molto costoso: ogni anno partono dai 15 ai 25mila euro, quindi servono conti solidi (mamma ha una fabbrica di lampadari) e sponsor. Il papà ha una web agency e ha creato un blog per MattiRed. "Ci sono altre famiglie che fanno i debiti per far correre i figli di nove anni, ci investono e nutrono speranze. Così nove adulti su dieci dell'ambiente si stupiscono che Mattia si diverta sul serio". Guardate una gara su www. easykart.it sembra un videogame per topi. Chissà se ridono, dentro quei caschi enormi.
La linea di campo tra gioco e stress per il bambino è sottile, quanto quella tra il buon genitore che si limita a far capire l'importanza formativa della disciplina e dell'impegno e quello che invece invade, soffoca, s'arrabbia, giustifica, pretende. "L'influenza negativa della famiglia è il nocciolo del problema" dice il pedagogo
Giordano Consolini, responsabile del settore giovanile della Virtus Bologna, uno dei più titolati vivai del basket italiano, osserva: "Ci sono famiglie che combinano disastri. Un esempio: siamo andati a giocare le finali nazionali under 17 con due ragazzi, amici d'infanzia, che non si parlavano più e non si passavano neanche più la palla per questioni di invidie tra famiglie. Roba di convocazioni in Nazionale e premi che uno aveva ricevuto e l'altro no. I due ragazzi li ho messi in camera assieme, ci ho parlato, ho ottenuto che almeno si rispettassero in campo e abbiamo vinto quello scudetto. Ma con le famiglie i risultati sono stati scarsi, non hanno cambiato atteggiamento. Figurarsi quando subentrano anche i procuratori. Purtroppo molti genitori provocano la cosiddetta "sindrome da campione": il ragazzo viene sopravvalutato, si sente già arrivato e si blocca il processo di crescita. Considera che sia tutto scontato e dovuto, pensa solo che gli basti far passare il tempo e andrà nella Nba. È come se entrasse in una realtà virtuale e non considera più l'opzione dell'insuccesso: se arriva una sconfitta la vive come un fattore imprevedibile, non trova una via d'uscita, resta disarmato perché è stato programmato solo per vincere. Ed è difficile a quel punto farsi ascoltare. Perché è più comodo dar retta a chi ti regala un alibi dando la colpa a un altro: all'ambiente, al tecnico, ai compagni, agli arbitri. Il talento non basta per diventare giocatori".
La mala educación tocca l'apoteosi intorno al campo da calcio, dove rispetto ad altri sport il miraggio di ricchezza è più abbacinante. "Quando i genitori vedono il bambino solo come una possibile fonte di guadagno, è finita - dice Devis Mangia, ex ct dell'Under 21 - . Tutti pensano di avere il campione in casa. Quando un ragazzino si comporta male costa meno fatica etichettarlo come piantagrane e abbandonarlo al suo destino, mentre parlandoci si scoprono spesso situazioni famigliari alle spalle che spiegano gli atteggiamenti deviati. Ma, al contrario di quanto si possa credere, non è detto che subisca maggiori pressioni chi viene da contesti culturali e sociali inferiori, dove un contratto da professionista potrebbe rappresentare una svolta per tutta la famiglia". Lo conferma anche Roberto Meneschincheri, responsabile dell'attività agonistica under 16 dello storico Tennis Club Parioli di Roma, il circolo che ha sfornato Pietrangeli, Panatta e Barazzutti: ultimo titolo vinto, il campionato italiano under 12 femminile. "È questione di istinto e carattere, non di denaro o laurea: i genitori troppo pressanti che chiedono ai figli solo il risultato sono molto diffusi. Col dialogo di solito si riesce a ottenere collaborazione, a far capire che non va data troppa importanza alla partita e a evitare così interferenze o intemperanze durante il gioco".
Molte società fissano un decalogo dell'ovvio. Sdrammatizzate, incoraggiate, esaltate i risultati positivi e alleggerite le sconfitte, non entrate in campo e negli spogliatoi, lasciate che la borsa se la portino da soli, non discutete con l'allenatore di schemi e ruoli, rispettate gli arbitri, non parlate male al ragazzo del suo allenatore e dei suoi compagni. Eccetera. Ma il pedagogo Isidori non assolve nemmeno le società: "Dicono pensate a divertirvi ma il messaggio che di fatto viene trasmesso implicitamente dal sistema è un altro: conta solo vincere. Accade perché è completamente sbagliato il modello del Coni: le federazioni per avere soldi devono portare risultati. In Italia manca educazione sportiva perché non esiste lo sport per tutti: gratuito".
Lo stereotipo di madre italica che segue con apprensione il bambino sulle macchinine a gettone dei parchi, va fortemente in crisi davanti alla storia di Mattia Caminiti, anni otto, che, come altri coetanei, corre a cento all'ora sui go kart. Figlio di Andrea, ex tennista, e Nicoletta, ex ciclista professionista: un paio di volte alla settimana lo passa a prendere il meccanico e lo porta sulla pista di Jesolo. Nei weekend tutta la famiglia invece parte in camper per seguirlo sui vari circuiti. "Gli abbiamo fatto provare calcio, basket, nuoto, tennis, ma Mattia vuol fare quello, non c'è verso, ed è molto bravo - racconta il papà - . Corre da quando aveva meno di quattro anni. Gli viene naturale, non si rende neanche conto di come. Nessuno lo obbliga". È uno sport molto costoso: ogni anno partono dai 15 ai 25mila euro, quindi servono conti solidi (mamma ha una fabbrica di lampadari) e sponsor. Il papà ha una web agency e ha creato un blog per MattiRed. "Ci sono altre famiglie che fanno i debiti per far correre i figli di nove anni, ci investono e nutrono speranze. Così nove adulti su dieci dell'ambiente si stupiscono che Mattia si diverta sul serio". Guardate una gara su www. easykart.it sembra un videogame per topi. Chissà se ridono, dentro quei caschi enormi.
mercoledì 23 ottobre 2013
convocati pulcini x sabato
QUESTA LA LISTA DEI RAGAZZI CONVOCATI X SABATO:
RITROVO ORE 15.00 AL BARBARIGO SI GIOCA ALLE 15.45
SERTO-FIGLIOLA G. FIGLIOLA S.-MARCHI PEVERELLI-CAMBIAGHI-DALEO-LO FARO-MATYS-BRACHETTI-WILIN-MARANO-ZACCHEDDU-DARIO
ne portiamo il massimo possibile 14
sarebbe bello che anche i ragazzi non convocati venissero a vedere la partita per capire cosa li aspetta nelle settimane seguenti.
fateci sapere eventuali problematiche
grazie I MISTER
RITROVO ORE 15.00 AL BARBARIGO SI GIOCA ALLE 15.45
SERTO-FIGLIOLA G. FIGLIOLA S.-MARCHI PEVERELLI-CAMBIAGHI-DALEO-LO FARO-MATYS-BRACHETTI-WILIN-MARANO-ZACCHEDDU-DARIO
ne portiamo il massimo possibile 14
sarebbe bello che anche i ragazzi non convocati venissero a vedere la partita per capire cosa li aspetta nelle settimane seguenti.
fateci sapere eventuali problematiche
grazie I MISTER
risultati allievi
S.GIORGIO DERGANO | STELLA AZZURRA ''56 | 2 - 2 | ||
BARBARIGO | ARCA BRUGHERIO | 5 - 2 | ||
VITTORIA | ASO CERNUSCO 98 BLU | 3 - 2 | ||
S.MARCO COLOGNO | OR.PA.S. VERDE | 1 - 1 | ||
ORANSPORT | F.C.D. LEO TEAM | 0 - 3 |
classifica allievi a 11
VITTORIA | 9 | |||||||
S.MARCO COLOGNO | 7 | |||||||
ASO CERNUSCO 98 BLU | 6 | |||||||
F.C.D. LEO TEAM | 6 | |||||||
STELLA AZZURRA ''56 | 4 | |||||||
OR.PA.S. VERDE | 4 | |||||||
BARBARIGO | 3 | |||||||
S.GIORGIO DERGANO | 2 | |||||||
ARCA BRUGHERIO | 1 | |||||||
ORANSPORT | 0 |
martedì 15 ottobre 2013
Domenica 20 ottobre la Santa Messa al Santuario degli sportivi
La celebrazione avrà luogo presso il Centro Schuster in via L. Morell 1, Milano. Sono invitati tutti coloro che operano nel mondo dello sport come allenatori, dirigenti e atleti.
La Santa Messa sarà presieduta da mons. Pierantonio Tremolada, Vicario Episcopale per la Pastorale Giovanile e per la Pastorale dello Sport. Insieme con lui l'intero mondo dello sport, soprattutto dei nostri oratori, vuole affidare al Signore la nuova stagione sportiva perché sia un'occasione di crescita e di servizio per il bene dei nostri ragazzi e delle tante famiglie.
Ricordiamo che la S. Messa sarà celebrata alle ore 18.00 e sarebbe bello che, a nome delle nostre tante società sportive, ci fosse una rappresentanza
eso
Barbarigo Vs OSV
Felice ritorno sul blog del Barbarigo!
Rieccomi insieme agli altri genitori assistere nuovamente alle
partite dei nostri ragazzi, oramai sempre più cresciuti, ricordate quando li
chiamavamo “pulcini”? beh, non sono passati molti anni, ma quei giorni sembrano
così lontani…
Quest’anno calcistico presenta una serie di novità particolarmente
importanti.
Primo fra tutti la squadra è formata da ragazzi classi 2000-2001 e
2002, abbiamo il nuovo Mister che la scorsa stagione lavorava a fianco di
Mister Enzo, ed ora ha preso in mano il timone della squadra.
Ecco a voi Davide Botta affiancato da Fulvio Pagotto ai quali
facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro e una stagione ricca di
soddisfazioni!
Abbiamo anche un nuovo portiere, Marco Galhy che nella scorsa stagione giocava
come difensore, inoltre ci sono altri
giocatori nuovi che impareremo a conoscere nelle prossime partite.
A scrivere invece sono ancora io, Stefano Rigola, e questa è la
terza stagione di commenti, ( o tali hanno la speranza di esserlo ) e qualcuno
potrebbe dire che è ora di cambiare anche il sottoscritto, ma al concorso non
si è presentato nessuno! e così...la penna resta questa! l’invito a scrivere le avventure dei “Barba” in ogni caso viene esteso anche ad altri genitori.
Passiamo ora alla “Prima” di questo campionato CTA, che ci vede
ospitare sul rinnovato campo ( questa estate è stato sottoposto ad un lifting
di ringiovanimento) la squadra dell’OSV direttamente dalla Bovisasca.
La giornata è la tipica autunnale, tiepido sole e aria da nord che
però non disturba troppo.
I ragazzi sono carichi, e nello spogliatoio il Mister riassume le tattiche provate in allenamento, le posizioni da
mantenere e indica i primi sette che scenderanno in campo.
Poiché quest’anno la rosa è più ampia rispetto al passato, servirà
una diversa turnazione.
La squadra avversaria, già conosciuta nello scorso campionato è tra
quelle da temere perché capace di giocate veloci e pungenti.
Il fischio d’inizio vede il Barba battere per primo , e subito
contrastati dagli avversari che tentano
il primo tiro verso la porta di Marco attento e sicuro para senza
difficoltà.
L’incontro è un susseguirsi di azioni, e per i primi quindici
minuti il risultato resta in parità, purtroppo per noi è l’OSV a passare in
vantaggio sfruttando un rimpallo e un piccolo pasticcio nella nostra area.
Ma a differenza del passato, il Barba resta sicuro delle proprie
capacità e così dopo una manciata di minuti è di nuovo pareggio grazie a un
tiro di Riccardo Rigola a due passi dalla porta.
Se il primo tempo finisce con il risultato in parità con le squadre
attente a non scoprirsi troppo, è il
secondo tempo a dare le emozioni più forti… dopo pochi minuti arriva il nuovo
vantaggio dell’OSV, ma sono i nostri a tenere in mano la partita, così la reazione
non si fa attendere e grazie a una serie di passaggi la palla arriva a Andrea
Botta che con un bel gol riporta il risultato in parità.
Passano circa cinque minuti, ed ecco il vantaggio del Barbarigo
grazie ancora a Rigola che su un tiro di sinistro spiazza il portiere
avversario, ma non è ancora finita perché appena finito di festeggiare il
vantaggio arriva il 4 a 2 ancora su gol di Rigola con un tiro alto e centrale sfonda la rete dell’Osv !
La reazione degli avversari non è di grande effetto, e i due gol
presi in pochi minuti pare abbiano lasciato il segno.
Manca poco alla fine dell’incontro ma un’altra emozione ci attende,
una bella azione iniziata dal nostro portiere ( davvero bravo! ) arriva al
piede di Riccardo Rigola con un bel tiro
al volo colpisce il palo, un vero peccato!
Si conclude con il risultato di 4 a 2 la prima vittoria dei “Barba” dove a tratti abbiamo assistito a un bel
gioco da entrambe le parti, solamente che i nostri oggi hanno impresso un ritmo diverso
sprecando meno palle davanti alla porta avversaria.
Bravi tutti perché hanno dimostrato una buona intesa di gioco,
certamente ancora da migliorare, ma la base di partenza è di buon livello.
Anche quest’anno viene designato il titolo di “Barbaplayer” (
titolo che viene assegnato al miglior giocatore in campo ) che per merito avrebbero
meritato in tanti, ma oggi viene consegnato a Riccardo Rigola poiché oltre alla tripletta segnata
è stato un riferimento nelle azioni e per i compagni.
Bravo Mister Botta che al suo esordio ha saputo mettere i giocatori
nei ruoli più congeniali.
Siamo solo alla prima di campionato, ma chissà se varrà il detto che
chi ben comincia….
Un caro saluto a tutti, e alla prossima !
Stefano R.
Eccoci qui alla partenza di una nuova stagione,di un nuovo campionato, ma soprattutto di un nuovo cammino insieme per condividere impegno,fatica,ma anche gioia e spensieratezza.
Prima partita di una squadra di fatto nuova,con un mix di: esperienza dei ragazzi più grandi del 2003, tensione dei “mezzani” del 2004, spensieratezza dei 2005, un team di tecnici rivisto e un gruppo di genitori già affiatato.
Siamo in trasferta zona Bovisa,campo sintetico e stretto tra palazzi e parrocchia,i nostri ragazzi vengono presi dagli allenatori e noi genitori guardando il riscaldamento della squadra avversaria, vista la differenza fisica e un portiere che sembra il figlio segreto di Gigi Buffon ,non prevediamo nulla di buono per i nostri ragazzi…..e invece da lì a poco veniamo seccamente smentiti.
Il primo tempo lo chiudiamo in vantaggio con un’azione insistita sulla destra e tiro a bucare il portierone avversario,nel secondo con la squadra rivista temiamo l’arrembaggio degli altri ma con belle triangolazioni andiamo sul 2 a 0 con tiro sul primo palo e portiere battuto e su un’insperato,all’inizio, tre a zero con una rasoiata a incrociare che il portierone avversario tocca ma non abbastanza;bravi però anche gli avversari che non si deprimono e proprio allo scadere del tempo riescono a farci goal.
Nel terzo tempo la tensione sale,i ritmi pure, dalla cabina di regia i nostri coach rimixano sapientemente i ragazzi gialloblu che sembrano cedere sotto l’incessante forcing avversario e un rigore che riempirebbe serate di moviole o come direbbero altri si poteva dare come no,riporta il GMG ad una sola distanza e fa tremare le gambe ai nostri.Ma manca poco,qualcuno fuori grida “TEMPO” per ricordare all’arbitro il cronometro ma ne esce un’azione ancora sulla destra un tiro secco!....parata! ,…la palla non trattenuta che ritorna nell’area piccola e un falco barbarigus (razza autoctona del naviglio pavese) si avventa e fa 4!!
Tutti in festa e forse troppo, che rifischiata la ripresa del gioco un tiro a campanile sorprende il nostro portiere e riduce le distanze ma non c’è più tempo ed i ragazzi possono finalmente festeggiare la vittoria!
Come sapete il vostro tifoso anonimo non fa nomi ma certamente,e chi c’era lo sa, un ringraziamento particolare va ai tre validi ragazzi che in mancanza, di uno vero, si son messi i guantoni da portiere per aiutare la squadra:BRAVI! BRAVI ! BRAVI!
Quello che si è visto da fuori è già un giusto spirito di gruppo e il classico sorriso del BARBARIGO,domenica si è di riposo ma è già stato decisa una partitella a ranghi casalinghi per affinare la tecnica e non perdere il ritmo.
Il mio saluto e sempre :”GIALLO BLU, GIALLO BLU,GIALLO BLUUUUUUUUUU….”
Il vostro tifoso anonimo
sabato 12 ottobre 2013
calendario pulcini 2003
1
|
12/10/2013
|
15:00
|
G.M.G.
|
-
|
BARBARIGO
|
|
1608
|
3
|
26/10/2013
|
15:45
|
BARBARIGO
|
-
|
DERGANO
|
1614
|
4
|
02/11/2013
|
14:30
|
ORANSPORT/B
|
-
|
BARBARIGO
|
1621
|
5
|
09/11/2013
|
15:45
|
BARBARIGO
|
-
|
SAN NICOLAO FORLANINI
|
1625
|
6
|
16/11/2013
|
15:30
|
ORANSPORT/A
|
-
|
BARBARIGO
|
1630
|
7
|
23/11/2013
|
15:45
|
BARBARIGO
|
-
|
ORATORIO SANT`ENRICO
|
1636
|
8
|
30/11/2013
|
16:15
|
FIDES SMA
|
-
|
BARBARIGO
|
1639
|
9
|
07/12/2013
|
15:45
|
BARBARIGO
|
-
|
S.VINCENZO DE PAOLI
|
1643
|
10
|
18/01/2014
|
15:45
|
BARBARIGO
|
-
|
G.M.G.
|
1653
|
12
|
02/02/2014
|
15:30
|
DERGANO
|
-
|
BARBARIGO
|
1659
|
13
|
08/02/2014
|
15:45
|
BARBARIGO
|
-
|
ORANSPORT/B
|
1666
|
14
|
15/02/2014
|
16:00
|
SAN NICOLAO FORLANINI
|
-
|
BARBARIGO
|
1670
|
15
|
22/02/2014
|
15:45
|
BARBARIGO
|
-
|
ORANSPORT/A
|
1675
|
16
|
02/03/2014
|
16:00
|
ORATORIO SANT`ENRICO
|
-
|
BARBARIGO
|
1681
|
17
|
08/03/2014
|
15:45
|
BARBARIGO
|
-
|
FIDES SMA
|
1684
|
18
|
15/03/2014
|
15:00
|
S.VINCENZO DE PAOLI
|
-
|
BARBARIGO
|
calendario esordienti 2000
1285
|
1
|
12/10/2013
|
14:45
|
BARBARIGO
|
-
|
O.S.V.
|
||
1288
|
2
|
00/00/0000
|
00:00
|
G.M.G.
|
-
|
BARBARIGO
|
||
1295
|
3
|
26/10/2013
|
14:45
|
BARBARIGO
|
-
|
NIKA
|
||
1296
|
4
|
02/11/2013
|
14:45
|
BARBARIGO
|
-
|
S.VINCENZO DE PAOLI
|
||
1301
|
5
|
10/11/2013
|
16:30
|
O.S.G. 2001
|
-
|
BARBARIGO
|
||
1306
|
6
|
16/11/2013
|
14:45
|
BARBARIGO
|
-
|
ACLI CORSICO ROSSO
|
||
1310
|
7
|
23/11/2013
|
16:00
|
SLV S.LUIGI VILLAPIZZONE
|
-
|
BARBARIGO
|
||
1313
|
8
|
18/01/2014
|
14:00
|
O.S.V.
|
-
|
BARBARIGO
|
||
1316
|
9
|
25/01/2014
|
14:45
|
BARBARIGO
|
-
|
G.M.G.
|
||
1323
|
10
|
01/02/2014
|
16:00
|
NIKA
|
-
|
BARBARIGO
|
||
1324
|
11
|
09/02/2014
|
12:00
|
S.VINCENZO DE PAOLI
|
-
|
BARBARIGO
|
||
1329
|
12
|
15/02/2014
|
14:45
|
BARBARIGO
|
-
|
O.S.G. 2001
|
||
1334
|
13
|
23/02/2014
|
16:30
|
ACLI CORSICO ROSSO
|
-
|
BARBARIGO
|
||
1338
|
14
|
01/03/2014
|
14:45
|
BARBARIGO
|
-
|
SLV S.LUIGI VILLAPIZZONE
|
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