Il Blog che vuole essere un punto d'incontro per le squadre di calcio dei ragazzi della Parrocchia San Gregorio Barbarigo di Milano



mercoledì 30 maggio 2012

lettera di un ragazzo milanese


IO GIOCO

Ciao, mi chiamo Ivan ho 11 anni, frequento la scuola secondaria Dante Alighieri. Cerco di studiare e di impegnarmi, con risultati non sempre ottimi!

In queste giornate sconvolte dal calcioscommesse riceviamo e pubblichiamo il tema di una bambino sul vero significato del correre dietro ad un pallone

La mia passione e' lo sport, in particolare Tennis e Calcio.

Ho praticato per due anni il tennis, che con l'inizio della scuola ho dovuto sospendere, in quanto associato agli impegni scolastici ed al Calcio, i miei genitori hanno reputato troppo gravoso. ECCO! IL CALCIO la mia vera passione!! Trascorro ore a sfogliare album di figurine, leggendo e rileggendo le caratteristiche di tutti i calciatori, guardo e riguardo partite vecchie e campionati. LIGA, PREMIER LEAGUE, BUNDESLIGA, CHAMPIONS LEAGUE.

Gioco a calcio da quando avevo cinque anni, guidato tra giochi, scivoloni e tanto divertimento dal mitico Mister Caccia che, tra un "forza TRICHECO SVIZZERO" e "hai i piedi come un FERRO DA STIRO!", ha insegnato a me e tutti i nanetti biancorossi che scorrazzavano sul campo, rispetto delle regole , educazione e soprattutto che il calcio, e' pur sempre un gioco.

Dopo cinque anni sono sempre un tricheco biancorosso, negli anni ho conosciuto diversi Mister. Quest'anno la nostra guida è Mister Piccoli, che io e i miei compagni stimiamo e ammiriamo, non solo perché riusciamo a vincere il campionato, ma soprattutto perché, quando sbagliamo, ci fa comprendere l'errore e poi con voce pacata e amorevole dIce: "Bravo, non fa niente,vai avanti,non preoccuparti".

Dimenticavo! Il mio ruolo e' Portiere, posizione non facile come potrebbe sembrare, certo non devo correre, ma quando durante una partita prendo un goal a volte mi sento in colpa verso i miei compagni, penso che forse potevo essere più veloce, oppure potevo uscire prima dalla porta. E poi penso: "magari i miei compagni non si fideranno più di me".

Invece terminata la gara, sia che vinciamo o no il Mister ci riunisce tutti in cerchio, ci abbracciamo, urliamo e tutti i miei pensieri svaniscono.

Il mio sogno sarebbe fare il calciatore (anche se i miei genitori mi ripetono sempre che la cosa più importante e' studiare). Il mio è un sogno! Anche perché il calcio che mi hanno insegnato non e' fatto di cattive notizie al Telegiornale e Titoloni sui giornali.

Il mio Calcio e' uno sport, una passione; un gioco.

Allora..... io continuo a giocare.

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